Disturbi Specifici dell’Apprendimento

Dal 2014 sono referente equipe in Lombardia per il rilascio di prima certificazione di diagnosi di Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA) e ho partecipato a diversi convegni come relatrice e formazione nelle scuole in merito ai DSA, dalla diagnosi all’intervento.

Tali disturbi hanno origine neurobiologica e sono geneticamente determinati. La presenza all’interno della famiglia di altri soggetti con un DSA, aumenta il rischio dello sviluppo di tale disturbo; lo stesso vale per i bambini che hanno un disturbo del linguaggio soprattutto se si protrae oltre i 4 anni di età.

Vi sono sono dei tempi specifici per poter diagnosticare un DSA: fine seconda scuola primaria per la Dislessia (disturbo di lettura) e la Disortografia (disturbo delle abilità di scrittura nella componente ortografica), fine terza scuola primaria per la Discalculia (disturbo delle abilità di calcolo) e Disgrafia (disturbo delle abilità di scrittura nella componente grafomotoria).

La legge 170 del 2010, tutela nel contesto scolastico tutti i bambini che hanno un DSA, tramite l’utilizzo di strumenti compensativi (pc, audio libro, calcolatrice..) e l’adozione di misure dispensative (riduzione del contenuto di compiti e verifiche, tempo aggiuntivo..).

Per poter verificare se il bambino presenta un DSA e quindi essere tutelato dalla legge 170/10, è necessaria una visita neuropsicologica che prevede la somministrazione di test specifici come indicato dalle linee guida e Consensus conference sui DSA.

In Emilia Romagna, a differenza di altre Regioni, per il rilascio della diagnosi di DSA non vi sono equipe accreditate con professionisti quali Neuropsichiatra Infantile, Psicologo e Logopedista adeguatamente formati sui DSA. In Emilia Romagna possono diagnosticare un DSA Neuropsichiatri Infantili e Psicologi anche privati, la diagnosi verrà poi convalidata dal Servizio pubblico tramite un invio della relazione clinica da parte del professionista privato al Servizio NPI di competenza, il quale dopo un controllo dei test somministrati e dei dati raccolti in valutazione, convaliderà la diagnosi fornendo un certificato su carta intestata che verrà infine consegnato dal professionista privato alla famiglia.